
Partiamo con ordine. Che cos’è il 110%?
Messa nero su bianco dal DL Rilancio (34/2020) è una detrazione valida per tutte le spese di ristrutturazione dal 1° luglio 2020 al 31/12/2021. La spesa sostenuta è detraibile per il 110% del suo importo in 5 anni o da trasformare in sconto in fattura. Oppure da cedere a banche o fornitori.
Per usufruire della detrazione del 110% bisogna migliorare di 2 classi energetiche la pagella energetica dell’edificio, oppure se non possibile, portare la classe energetica più alta raggiungibile.
Cosa manca per completare l’iter e comprendere tutte le opportunità possibili?
1- Conversione in legge del decreto (entro 60 gg dalla pubblicazione del decreto)
2- Circolare Agenzia delle Entrate (entro 30 gg dalla pubblicazione del decreto)
3- Definizione dei decreti attuativi
Per servirsi della norma è necessario realizzare almeno uno o più, di questi interventi principali:
_ Isolamento Termico
_ Sostituzione impianti climatizzazione
_ Antisismico, in zona sismica 1-2-3
Se si esegue almeno uno degli interventi citati, si possono aggiungere interventi “secondari” come:
_ Fotovoltaico
_ Infissi
_ Schermature solari
_ Batterie
_ Colonnine di ricarica

Quali sono gli edifici oggetto dell’intervento?
_ Edifici unifamiliari solo se sono abitazioni principali
_ Condomini senza distinzione fra abitazione principale o secondaria
Non è previsto bonus 110% per edifici commerciali, ad eccezione di studi professionali o negozi all’interno di un condominio.
L’Ecobonus 110% è tra le misure più accattivanti dell’intero decreto Rilancio, ma per ottenerlo bisognerà avere a che fare con molta burocrazia.
Siamo oggi in attesa del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate riportante le modalità attuative del meccanismo dello sconto in fattura. Il decreto prevede già anche l’attuazione di controlli per verificare ed eventualmente recuperare agevolazioni ottenute indebitamente.
Inoltre, in caso di mancata integrazione, anche parziale, dei requisiti che danno diritto all’ecobonus 110%, l’Agenzia delle Entrate provvede al recupero delle somme corrispondenti alla detrazione non spettante.
Concludiamo quindi con le cose da non fare:
_ Non richiedere singoli preventivi a varie aziende
_ Non firmare nessun documento o accordo di pre-adesione non chiaro nel suo contenuto: il decreto potrebbe subire modifiche.
Affidarsi a professionisti diventa di fondamentale importanza, diffidate da chi anticipa le risposte e vi garantisce vantaggi ancor prima di sapere.